Roma, 25 luglio 2025 – A nome della Conf.A.S.I. tutta e mio personale, esprimo profondo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei tre operai edili che hanno perso la vita oggi a Napoli, precipitando da un montacarichi durante il loro turno di lavoro. Una tragedia inaccettabile - l’ennesima! - che lascia sgomenti e pone ancora una volta sotto i riflettori l’urgenza di una rivoluzione culturale e strutturale in tema di sicurezza sul lavoro. Oggi lavorare in alcuni settori appare come una roulette russa. Non è più tollerabile per nessun essere umano vivere sotto il ricatto sociale che impone una scelta atroce: o lavori e rischi la vita, o non lavori e muori di fame. Questo messaggio, trasmesso ogni giorno in silenzio attraverso i fatti, rappresenta una sconfitta per l’intero Paese. Le parti sociali, TUTTE, hanno il dovere morale e civile di superare logiche autoreferenziali e divisioni sterili, per stringere un patto storico che metta davvero al centro chi il mondo del lavoro lo subisce, spesso in silenzio e a carissimo prezzo. È tempo di azioni concrete: più formazione, più tutele, più controlli. Queste non sono opzioni, ma le uniche vie percorribili per invertire la rotta e restituire dignità e sicurezza al lavoro. In attesa che la magistratura faccia piena luce sull’accaduto, non possiamo che inchinarci davanti al dolore di chi oggi ha perso un familiare, un collega, un amico. A loro va il nostro pensiero più commosso.
Antonio La Ghezza Presidente Nazionale Conf.A.S.I. |