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Mercoledì 9 Giugno 2021
La CONF.A.S.I. esprime solidarietà e vicinanza al medico INPS NELSON YONTU
Mentre celebravamo il 75° anniversario della Festa della Repubblica, rimarcando – quali pilastri della nostra nazione e della nostra Costituzione – i principi di Democrazia e Lavoro, il dott. Nelson Yontu Maffè, 30 anni, originario del Camerun, medico dell’Inps, è stato aggredito verbalmente e fisicamente mentre stava svolgendo una visita fiscale a Chioggia (Ve). Un’aggressione a sfondo razzista, che non può e non deve passare inosservata.

A tal riguardo il Presidente Nazionale della Conf.A.S.I. - Confederazione Nazionale Autonoma Italiani Antonio La Ghezza ha invitato una lettera di sostegno alla Direzione Generale dell’INPS, nella quale leggiamo:

«A nome della Conf.A.S.I. - Confederazione Nazionale Autonoma Italiani, esprimo vicinanza e solidarietà al dott. Nelson Yontu e alla sua famiglia, condannando senza se e senza ma questo episodio di violenza e intolleranza, ai danni di un professionista che stava semplicemente svolgendo il suo lavoro. E ringrazio tutti coloro che, come il dott. Nelson Yontu, operano con serietà nell’ambito dei controlli sul lavoro, a tutela di tutti, specie in un momento di oggettiva difficoltà, in cui con enormi sacrifici stiamo concentrando i nostri sforzi a favore della ripresa economica, dopo il disastro causato dalla pandemia.
Sono tantissime le aggressioni subite ogni giorno dagli operatori sanitari e ancor più quelle subite da lavoratori per motivi di matrice razziale, come purtroppo leggiamo sulle pagine di cronaca. Noi tutti siamo chiamati alla nostra responsabilità, per fare in modo che la Legge possa tutelare quei diritti inalienabili al lavoro e alla dignità, alla parità di trattamento, sanciti dalla nostra Costituzione e dalla Carta Internazionale dei Diritti dell’Uomo».
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