Le Notizie

Martedì 1 Giugno 2021
2 Giugno - messaggio del Presidente Nazionale Conf.A.S.I.
Domani, 2 giugno, la Repubblica italiana compie 75 anni.

Un anniversario che porta i segni della crisi – economica e sociale – derivanti dalla pandemia, benché i negativi risvolti sanitari della stessa si proiettino ormai verso la conclusione.

Il 2 giugno 1946 gli italiani, dopo la fine del secondo conflitto mondiale, furono chiamati a votare per la prima volta per un Referendum istituzionale, per scegliere tra la Monarchia e la Repubblica. Quel giorno, per la prima volta, votarono anche le donne. Quelli che avevano preceduto quella data, erano stati anni difficili, forse i più provanti di quel Secolo, segnati dal Fascismo, dalle leggi razziali e dal disastro di una guerra devastante. Ne seguì una crisi economica e sociale senza precedenti.

Tuttavia quel 2 giugno non rappresentò solo il momento per operare una scelta di campo decisiva per la nostra Storia. Gli italiani poterono guardare con speranza al futuro, cominciare a ricostruire dalle macerie un nuovo Paese, finalmente liberi.

Fu contestualmente eletta l’Assemblea Costituente, con il compito di redigere la nuova Carta costituzionale, entrata in vigore il 1º gennaio 1948. Si trattò di un lavoro lungo e meticoloso, all’esito del quale nacque la nostra Costituzione. Un documento avveniristico, che fin dall’Articolo 1 detta quali sono le basi sulle quali poggia il nostro Paese: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.

Democrazia e Lavoro. Sono questi pertanto i pilastri di quella storia iniziata il 2 giugno del 1946.

Oggi, mentre ci dirigiamo verso la fine di quella che è stata definita una vera e propria guerra contro il nemico invisibile – ma non meno mortale – del Covid-19, riaffermiamo questi principi, carichi di una rinnovata speranza. Come allora, uniti, noi italiani siamo chiamati a ricostruire, a ricominciare a vivere, a ritornare ad una normalità che va tutta riprogettata. Nel segno della libertà e del lavoro.

Con questa speranza, che è anche un augurio, Conf.A.S.I. celebra questa giornata, rinnovando l’impegno di sempre nel fare propri e preservare i principi fondanti la nostra Costituzione e la nostra Repubblica.

Buon 2 giugno a tutti voi!


Antonio La Ghezza
Presidente Conf.A.S.I. Nazionale
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