Roma, 2 luglio 2025 – La Direzione Nazionale della Conf.A.S.I. prende atto della deliberazione del Consiglio dei Ministri del 30 giugno che ha convenuto sulla presentazione da parte del Governo di un emendamento al decreto 17 giugno 2025, n.84 – disposizioni urgenti in materia fiscale, al fine di prevedere l’erogazione di un contributo straordinario di circa 500 euro a favore dei nuclei familiari che, avendo esaurito il primo periodo (18 mesi) di fruizione dell’Assegno di Inclusione (Adi), risulterebbero carenti di sostegno per un mese prima dell’eventuale rinnovo del beneficio previsto di ulteriori 12 mesi. La normativa vigente, infatti, prevede che in caso di mantenimento dei requisiti, il rinnovo dell’Adi, per ulteriori 12 mesi, può essere richiesto dopo un mese di sospensione della prestazione. L’INPS ha chiarito che per i nuclei familiari invariati nella composizione rispetto alla precedente domanda non sarà necessario iscriversi nuovamente al SIISL né sottoscrivere un nuovo Patto di Attivazione Digitale (PAD). Solo in caso di cambiamenti nel nucleo si dovrà seguire nuovamente la procedura ordinaria. «Parliamo di circa 500.000 famiglie, in condizioni di fragilità economica, che per un mese rischierebbero di essere private di un sostegno – dichiara il Presidente nazionale Antonio La Ghezza. – Apprezziamo l’intento del Governo di colmare questo vuoto temporaneo, ma confidiamo in un futuro miglioramento del sistema, che permetta all’INPS di operare in modo più lineare quando i requisiti restino invariati». L’Assegno di Inclusione, introdotto nel 2024 in sostituzione del Reddito di Cittadinanza, è rivolto ai nuclei con almeno un minore, una persona disabile, un over 60 o un soggetto preso in carico dai servizi sociali. A gennaio 2024, oltre 515.000 famiglie hanno ricevuto il beneficio, con una media di 618 euro mensili per nucleo e una spesa complessiva di circa 318 milioni di euro. Il 68% delle domande accolte ha riguardato famiglie residenti nel Sud e nelle Isole, con la sola Campania che ha superato l’intero Nord per numero di richieste. La Conf.A.S.I. auspica che si apra un confronto tecnico-istituzionale per individuare soluzioni più funzionali e sostenibili nel tempo. La nostra Confederazione continuerà a monitorare l’attuazione della misura e a rappresentare le istanze delle famiglie coinvolte, nel rispetto del principio di equità e tutela sociale.
Roma, 2 luglio 2025
La Direzione Nazionale CONF.A.S.I.
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